La liturgia odierna rende testimonianza alla lotta delle tenebre contro la luce. Alla lotta della morte contro la Vita. L’anno che oggi giunge al suo termine, non riconferma forse questa lotta? Non la riconferma dentro ognuno di noi? Non la riconferma nelle dimensioni della vita, delle società e delle nazioni? Non la riconferma nelle dimensioni del globo intero?
Siamo consapevoli dello sviluppo degli avvenimenti, sui quali ci informano i mezzi di comunicazione sociale. Perché tra questi avvenimenti, tanti suscitano inquietudine e minacce? Perché tanti testimoniano della presenza del male nel nostro mondo umano?
Per questo ogni anno, proprio in questo ultimo giorno 31 dicembre, la Chiesa ci fa leggere le parole della prima lettera dell’apostolo Giovanni: “Figlioli… deve venire l’anticristo, di fatti ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora…” (cf. 1Gv 2,18).
L’anticristo – è la contraddizione di Colui che è nato nella notte di Betlemme. La contraddizione del Verbo che si fece carne. La contraddizione di Cristo.